I migliori luoghi dove mangiare sano a Roma
Autore: Admin, Categorie Rubriche | 0 CommentiRoma è famosa nel mondo per moltissime cose. I monumenti, la storia millenaria, i parchi e i giardini, le tradizioni culinarie e molto altro. Da qualche anno a questa parte, però, la Città Eterna si è affermata anche come un punto di riferimento di livello internazionale per quanto riguarda la cucina sana, rispettosa dell’ambiente e fatta con ingredienti a km0. Oggi parleremo proprio di questo e scopriremo alcuni luoghi della capitale in cui poter mangiare sano senza rinunciare al gusto e alla qualità.
Mangiare sano non è solo una moda creata dai media, dai social network e dalle televisioni o un trend degli ultimi anni. Una corretta alimentazione è fondamentale per prevenire le malattie, per tenere in forma il cervello e per mantenere sotto controllo il peso corporeo, un problema tipico di chi fa una vita sedentaria o con poco movimento fisico. Ovvero della stragrande maggioranza delle persone che in questo periodo storico passa molte ore in ufficio seduta davanti a una scrivania.
Roma è decisamente all’avanguardia in questo campo e presenta alcuni dei migliori locali dello Stivale per abbinare gusto, cucina sana e innovazione culinaria.
Se ci troviamo dalle parti del quartiere Prati uno dei luoghi che non potremo mancare è Solo Crudo, piccolo locale che dedica una cura maniacale alla stagionalità degli ingredienti e alle temperature di cottura che non superano mai i 42 gradi centigradi. Tra i piatti forti del locale impossibile non menzionare i ravioli con ripieno di zucca, i pesti realizzati con prodotti locali bio e le verdure, rigorosamente cotte a basse temperature.
Particolarmente indicato per gli amanti della cucina aromatica e delle spezie è Aromaticus, ristorante che troveremo facilmente al centro del Rione Monti. Il punto forte di questo ristorante, oltre ai prodotti totalmente biologici che vanno a comporre le portate, è la fantasia creativa. Se amiamo le insalate profumate e aromatizzate, i carpacci, i piatti freddi e quelli tradizionali di Roma è un vero e proprio paradiso culinario. Basti pensare che alcuni piatti freddi vengono impreziositi e resi unici con più di 10 erbe diverse contemporaneamente.
Spostiamoci al Pigneto per scoprire un ristorante il cui nome dice molto della mission aziendale e degli obiettivi di ristorazione. Stiamo parlando di Vitaminas24, locale specializzato in zuppe, vellutate e insalate di frutta e verdura. Vitaminas24 ha deciso di puntare sulla cottura al vapore, una delle poche in grado di mantenere intatto l’apporto vitaminico delle pietanze. Per il resto c’è davvero l’imbarazzo della scelta con piatti assolutamente da provare come l’insalata con primo sale, avocado e cetrioli, oppure come la zuppa a base di legumi di stagione accompagnata da un letto di crostini di pane rigorosamente romano.
Nel cuore di Roma si nasconde un locale che ha deciso di puntare esclusivamente sulla cucina bio e che l’ha fatto talmente bene da conquistarsi una Stella Michelin, probabilmente il riconoscimento più ambito al mondo per un ristorante. Il suo nome è Mater Terrae, lo troveremo dietro Piazza Navona e ci stupirà per la scelta degli ingredienti, tutti rigorosamente selezionati e di stagione, per la bellezza della location e per la possibilità di scegliere due diversi menù con prezzi diversi: quello gourmet e quello bistrot.
Se invece vogliamo provare un’esperienza a tutto tondo che va ben oltre il semplice mangiare sano, il consiglio è quello di prenotare una cena o un pranzo al Margutta RistorArte. Aperto dal 1979, Margutta è stato uno dei primi ristoranti vegetariani della capitale ed è stato recentemente rinnovato sia nei locali che nella proposta gastronomica. Gli ingredienti sono tutti biologici, così come la pasta che viene fatta rigorosamente a mano sul posto. Notevole anche la carta dei vini che propone da sempre prodotti di primissima qualità. Ma come si intuisce dal nome, il Margutta è molto più di un ristorante. Gli altri punti sono la musica d’atmosfera e le mostre d’arte presenti nei locali che vedono alternarsi periodicamente artisti emergenti accanto a nomi già noti dell’arte moderna.
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